Ripartire dal cuore.

Era il 2014 quando decisi di fondare Tasting Lover. Era l’anno in cui la Germania batteva l’Argentina durante i mondiali in Brasile e in patria invece festeggiava il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino. Paolo Sorrentino vinceva l’oscar per “La Grande Bellezza”. Mark Zuckerberg comprava l’applicazione Whatsapp. Pharrel Williams conquistava il mondo con il suo magico sound di “Happy”.

È stato l’anno in cui il mondo del vino mi ha travolto definitivamente, è arrivato come una coperta calda e da allora non mi ha più abbandonato, anche se è stato l’anno nero della Valpolicella.

La passione per il mondo del vino è nata, quasi naturalmente in casa, fin da quando ero piccolo poi ho iniziato a muove i miei primi passi in un modo più professionale e tecnico nel 1997, non a caso uno delle annate storiche. Il 2014 è stato l’anno in cui questa passione non poteva essere solo mia, perché da soli è veramente una tristezza, ma andava condivisa, perché è proprio grazie alla condivisione che si mantiene accesa la fiamma della passione e dello stimolo continuo.

Con un gruppo di amici è nata questa associazione dove si voleva semplicemente trovarsi, e imparare il più possibile di questo mondo ma non in un modo puramente tecnico, ma in un contesto famigliare dove il divertimento fosse il vero motore di tutto. Caspita… usciamo per svagarci, beviamo per poter viaggiare in luoghi nuovi attraverso la bottiglia, ci troviamo con gli amici davanti ad una bottiglia per poter ridere e divertirsi. Non ci si poteva trovare per snaturare quel prodotto per ricondurlo solamente ad aspetti tecnici e freddi. Da all’ora non ci siamo più fermati creando di mese in mese una grande famiglia aperta a tutti. Quella cosa è talmente cresciuta da entrare a far parte di noi. Un piccolo momento per noi stessi da coccolare.

Il passare del tempo però, per aumentati impegni lavorativi ha smorzato tutte le attività, poi la pandemia iniziata nel 2020 ha dato il colpo di grazia cessando tutte le varie attività. E così sembra che la parola fine fosse il capolinea ad una splendida avventura.

Ma poi arrivano i momenti magici… arriva il Natale 2021, dove ci si incontra timidamente con le dovute precauzioni per la consegna dello Champagne, sì perché abbiamo anche un piccolo gruppo di acquisto, e lì la luce. O meglio… in fondo ai vostri occhi ho visto quella luce, quel fuoco, quella passione assopita ma mai morta che, uno ad uno, mi ha ricaricato. Negli ultimi anni ho pensato e ripensato a come poter rinnovare l’associazione ed ora finalmente è rinata quella voglia di tornare davanti ad un tavolo di fronte a voi.

D’altra parte, la famiglia non muore, può assopirsi con la distanza, ma non si gretola mai, a volte si può perdere qualche pezzo, ma solo momentaneamente.

Questa nuova rinascita l’ho voluta chiamare “Therapy”, sì perché per me il vino ha una funzione veramente particolare, quasi curativa. A volte impiego settimane a scegliere la bottiglia che berrò, a volte scelgo proprio quella, ricordo di un weekend di fuga, per poter rivivere le stesse emozioni. Oppure quella che avevo aperto quella volta che mi ero tanto divertito con gli amici. Ogni bottiglia non è mai la stessa cosa ma un viaggio diverso e nel momento del bisogno, quando hai le batterie scariche, è quel momento di evasione terapeutico dove mi rigenero. Questo è quello che mi piacerebbe ricreare: un momento tutto speciale dove poterci curare dallo stress quotidiano. Avere un momento tutto per noi da aspettare con gioia.

Tasting Lover Therapy arriverà presto con altre novità, di cui una molto gustosa.