Di vino… in vino, a spasso per la Toscana.

12348083_10206686918624392_656275454043847767_nEccomi di ritorno dalla mini vacanza in Toscana, che di mini ha avuto solo la durata perché per il resto è stato un weekend non propriamente economico ma veramente soddisfacente, sia per le cantine visitate che per il cibo e, ovviamente, per il vino.
Ma comiciamo dall’inizio…data della partenza, sabato 5 dicembre, con tutta calma alle 9 della mattina, io e mio marito abbiamo imboccato l’autostrada, destinazione finale…Bolgheri !
Dopo un paio di pit stop per sgranchire le gambe e bere un caffé tonificante, siamo giunti nella patria dei Supertuscan, così denominati quei vini toscani che non rientrano nei parametri delle DOC o DOCG in quanto non utilizzano uve esclusivamente locali ma anche di taglio bordolese, un’idea nata dalla colalborazione tra il Marchese Mario Incisa della Rocchetta e l’enologo Giacomo Tachis, che vollero dare un nuovo slancio ai vini toscani conferendogli delle note internazionali. Leggi tutto “Di vino… in vino, a spasso per la Toscana.”

Sassicaia, tra mito e viaggio!

1375086122-241280973Poco meno di un anno fa, durante il corso di degustazione vini, per la prima volta sentivo nominare il Sassicaia, un vino italiano di una specifica cantina toscana, Tenuta San Guido, che ha una DOC appositamente riservata (DOC Bolgheri Sassicaia), ovvero tale denominazione può essere usata solo da questa cantina e solo per il suo vino corrispondente, la prima e unica denominazione ad essere ritagliata sulla proprietà di produzione di una specifica cantina.
Da quel momento, per noi corsisti, il Sassicaia è divantato leggenda, un pò come la storia della sua creazione dovuta al marchese Mario Incisa della Rocchetta che, negli anni ’20, sognava di realizzare un vino degno dei migliori Bordeaux, al tempo erano sinonimo di vini eleganti e « di razza ».
Dopo anni di tentativi ci riuscì, tanto che nel 1985 fu definito il migliore vino al mondo, ponendosi al top di svariate classifiche nel mondo, nonostante gli inizi non furono proprio floridi ossia i primi risultati rimasero in cantina perchè creduti non azzeccati e solo con l’invecchiamento si capì la potenzialità di questo vino.

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Compleanno Tasting Lover!

12241302_1636861133269191_5673956777725366248_nSolitamente la felicità di un compleanno deriva dall’euforia della festa, per noi invece la felicità sta proprio nel festeggiare questo traguardo! Aver creato una community wine dove le persone arrivano per frequentare i vari corsi e poi entrano a far parte di questa grande famiglia è per noi un orgoglio. Questa famiglia contina a crescere e con essa la diffusione della cultura del vino. Si perchè la cultura quando è vissuta non è mai noiosa, soprattutto se si parla di vino. Il risultato maggioro ottenuto è stato quello della professionalità raggiunta: durante i festeggiamenti nessuno bevava ma tutti degustavano i vari vini che gli invitati hanno portato per tutti. Infatti communty wine è anche condivisione e ogni tesserato ha portato una bottiglia da far degustare a tutti. Buon vino si ma anche tanti cibi da divertirsi ad abbinare. Vogliamo cogliere questo spazio per poter ringraziare di cuore tutte le persone che sono venute e tutte quelle che fino ad oggi hanno creduto in questo progetto. Un progetto che parte lontano e con molta semplicità e, ci si augura, duri ancora molto nel tempo. Grazie anche di condividere i nostri valori che sono semplici: cultura del vino, condivisione, scoperta e divertimento. Grazie perchè alla fine… siete voi i veri tasting Lovers!

Con un vino puoi finire all’Inferno!

stellamatutina-halloween-inferno-272x125Si avvicina novembre, forse il mese più cupo di tutto l’anno, l’inverno e il freddo si avvicinano sempre più ma di sicuro non mancano le occasioni per festeggiare… e bere del buon vino.
E allora se i bambini prendono in prestito la festa americana di Halloween per mascherarsi e chiedere « dolcetto o scherzetto ? », gli adulti potrebbero consolarsi con un buon vino Inferno…tanto per stare in tema!

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Ecco perchè la degustazione alla cieca non ci vede benissimo!

wineverse_wlog_giorleo_degustazione-alla-cieca_header1-770x360Novantasette centesimi, 5 grappoli, 3 bicchieri 2 forchette e 4 pirofile… Spesso le votazioni danno un indice di qualità o di eccellenza al vino ma che poi tradotto in soldoni cosa significa? E’ abbastanza? Le etichette oggi sono veramente infinite e potersi muove all’interno di questo museo dinamico di quadri risulta assai arduo. Ma una buona valutazione al vino inserita in una guida, come dice la parola stessa, dovrebbe mettere un po’ di ordine. Uno dei sistemi più diffusi per valutare un vino è la degustazione alla cieca. Una commissione esamina dei campioni di vini serviti senza poterne vedere ne l’etichetta ne ulteriori informazioni. Questo per poter valutare il prodotto nel bicchiere senza essere, potenzialmente, influenzati da specifiche conoscenze che il degustatore può avere in merito al produttore, all’annata, ai vitigni, ecc. Sembra che se il degustatore fosse in possesso di alcune informazioni non valuterebbe opportunamente quelle peculiarità, saltandole quindi, nella valutazione del vino. Leggi tutto “Ecco perchè la degustazione alla cieca non ci vede benissimo!”